martedì, aprile 15, 2008

the day after

Martedì 15 Aprile. E tutto cambia. O forse si spera che tutto cambi. La popolazione ha dato un segnale, a mio avviso, molto forte. O forse è solo una considerazione forzata. Non so. Quello che è certo che io sono sicuramente l'ultima persona a poter dare giudizi. In effetti le mie sono soltanto considerazioni! Considerazioni di una nazione, o meglio della popolazione di una nazione, che desidera andare avanti. Io credo che la volontà più diffusa è quella di iniziare a rialzarsi un po', indipendentemente da chi comanda. Non occorre andare molto indietro per rendersi conto del livello in cui la nostra nazione verte. Tutto ciò è oltre modo retorico e vero allo stesso tempo. Incredibile la realtà di questo quasi ossimoro! Non si vuol più la mediocrità, tutto scorre, panta rei diceva Eraclito secoli e secoli fa. E ultimamente, soprattutto in Italia ma anche nel mondo in genere, l'andatura dello scorrimento pare essere a vortice, ossia si passa per tanti punti per poi convergere e tornare sempre nello stesso. Ciò accade da anni. E non sempre si può tornare al punto di partenza con l'intensione di riuscire a deviare poi l'andatura del vortice. E forse è questo che sta accadendo alla popolazione italiana. Non serve chiedersi perchè, è sempllicemente stanca di tornare al punto iniziale del vortice, nonostante molte cose abbiano assunto un andamento ciclico. Stiamo iniziando a dare cenni di cambiamento. o forse è meglio: Stiamo iniziando a dare cenni di cambiamento? Siamo riusciti a venir fuori dalla ciclicità? O tutto ciò è solamente una conseguenza. Oserei una giusta conseguenza. Non si può tradire la fiducia delle persone e poi tornare nuovamente, con le stesse pretese, a chiederla. Non funziona così. La fiducia risponde ad un principio della fisica del tutto ignoto, secondo il quale una volta che viene infranta serve molto, molto di più di una parola per riaverla. Quindi credo di capire (o forse è troppo ambizioso) cosa sta accadendo. E credo che nel momento in cui una persona esprime la propria opinione votando, fa un enorme atto di fiducia. Non vuol essere rancore, credo che tale sentimento non sia implicato nella fiducia, in quanto essa si infrange indipendentemente da sentimenti di rimpianto. Però che trattazione! Sembro quasi una politologa/sociologa. Lungi da me dal volerlo essere, sono solo consderazioni "a caldo" dato che quest'anno ho vissuto molto da vicino il momento elettorale, riuscendo comunque ad astenermi allo stesso tempo!! Wow, sto cadendo nella retorica e dato che avrei ancora un sacchissimo di cose da dire, è meglio che la smetta qui!
a presto
Ely