sabato, ottobre 14, 2006

Il diavolo veste prada

Curioso tentativo. Abbastanza riuscito direi.Certo la presenza di Meryl Streep alza molto il livello del film, che rimane comunque buono. Credo che sia anche abbastanza realistico, e sinceramente se la protagonista non si fosse lasciata trascinare nel vortice di RunWay, mi ci sarei riconosciuta molto di più. E' bello poter credere che al mondo c'è ancora chi non sa come si scrive Dolce&Gabbana e che non sospetta nemmeno dell'esistenza di accessori costosi all'inverosimile. Fortunatamente alla fine, la protagonista stessa, si rende conto dello squallore di quel mondo da tanti ammirato. Come spesso ripetono nel film è un mondo dove "almeno un milione di ragazze ucciderebbero per poterci essere", e devo dire che fa mooolto piacere, sentirsi parte della minoranza. Secondo me, la vita è troppo complicata di suo per potersi preoccupare di avere un maglione griffato della nuova collezione, per potersi sentire all'altezza della situazione. E' vero, magari ignoro quando uscirà il nuovo catalogo di Chanel, ma mi sento abbastanza sicura di me stessa.

Ama Credi E Vai
Guarda fuori gia’ mattina
questo e un giorno che ricorderai
alzati in fretta e vai
ce chi crede in te.
non ti arrendere il sole alto gia’
ti chiama e qualcosa in te
gia’ trema metti le ali al bambino
che c’e in te e lui correra'
amo credo e so
che per vincere tu dovrai vincere
ama credi e vai
e tutto quell’ attimo darai
guarda avanti e non voltarti mai
accarezza poi i sogni tuoi
le tue speranze e poi verso il giorno
che verra' c’e un traguardo la
amo credo e so che per vincere
tu dovrai vincere ama credi e vai
e tutto quell’ attimo volerai
non arrenderti qualcuno e con te
ama credi e vai non voltarti mai
e per vincere dovrai vincere e allora vincerai.
ANDREA BOCELLI

domenica, ottobre 08, 2006

Scoop

è bello, soprattutto di questi tempi e soprattutto per chi è appassionata come me, uscire dal cinema e dire: ho che bel film!

questo è il caso dell'ultimo film di Woody Allen: Scoop. ritmo giusto, comicità ed ironia incalzante e anche la regia è buona. Un film che fa anche riflettere, secondo me, in quanto fa un'attenta ed ironica caricatura dei "maghi", dei "giornalisti" e dei "ricchi". In un'ora e mezza di film emergono quindi: ricchi dai sentimenti facili, giornalisti troppo ingenui, e maghi ossessionati dal loro lavoro. Dopo Match Point, che ha dei tratti (senza esagerare) geniali, Allen è riuscito a tirare fuori altri aspetti della Johasson e un film del tutto distante dall'altro con spunti altrettattanto validi.

Grande Woody!