sabato, ottobre 28, 2006

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La cosa più difficile a questo mondo?
Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.
Oscar Wilde non ha vissuto nel nostro secolo, sono comunque convinta che avrebbe potuto scrivere ugualmente questa frase. Magari vi avrebbe apportato qualche piccola modifica. Oggi infatti tutti coloro che si accorgono di "esistere" cercano di fare l'impossibile per far credere agli altri di "vivere". Così si arriva alla situazione in cui siamo oggi. Non c'è bisogno di studiare tanti comportamenti particolari, indagare...basta pensare alle parole di Wilde. Ed ecco che tutto trova una sua collocazione:
politici che inventano di tutto pur di convincere il povero popolo che non stanno soltanto esistendo;
artisti, anzi presunti tali, che inventano chissà quali stupide storie, innovazioni che non hanno nulla di nuovo, bensì che sono un vano tentativo di dire: Guarda io vivo, non esisto!;
repentini cambi d'essere per autoilludersi di vivere e non di esistere;
e tutto questo che dovrebbe confluire in un qualche senso, o anzi in una voglia di denunciare, urlare al mondo che stiamo assistendo a lotte di esistenza. Cercare di volere cambiare qualcosa consumando la nostra vita, o rassegnarsi ad assistere all'esistenza degli altri che continua ad invadere la nostra vita.
E' la società di chi crede che basti urlare per farsi ascoltare, poi non importa ciò che si urla l'importante è avere attenzione. Ma non è sempre giusto urlare più forte per farsi ascoltare, basta soltanto iniziare a parlare a bassa voce, piano piano il passa parola arriva. Non è retorica, è realtà, è sempre stato più forte il silenzio del rumore.

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